Sogni sull’Adese

Sala Polifunzionale – Saval – domenica 13 gennaio 2019, ore 16.30

via Marin Faliero – Saval – Verona

Sogni sull’Adese

Viaggio con la fantasia lungo il nostro fiume, attraverso i versi di Berto Barbarani e di Tolo Da Re, le musiche di Sergio Ravazzin, i testi dei Rava,  a cura di Maurizio Ravazzin

Con:

Elena Bertuzzi, Angelo Comencini, Cecilia Comencini, Federica Fraccascia,
Gip Migliorini, Mariella Placchi, Alessandro Ravazzin,
Maurizio Ravazzin, Pietro Salgari, Flavia Travasa

Tecnico: Carlo Tarallo

Una delle passeggiate più belle che si possano fare a Verona è, senza dubbio, lungo le rive dell’Adige.
Ancora più bello è trovare una panchina, sedersi ed osservare tutta la vita che si svolge attorno al nostro fiume: certo non è più come una volta e magari qualcosa ci potrebbe dar fastidio. Ma noi abbiamo un efficacissimo rimedio: chiudere gli occhi e sognare…

  •  … sognare le lavandare, i sabionari, i pescadori di una volta …
  •  … sognare Giulietta e Romeo, che certo si saranno promessi il loro amore mentre la luna si specchiava in Adige …
  •  … sognare che il fiume diventi grande come il mare e che Verona assomigli a Venezia …
  •  … sognare di volare sulla Torre dei Lamberti e vedere tutta Verona dall’alto …
  •  … sognare molte altre cose tutte belle e alcune molto divertenti.

Ci affidiamo all’estro dei nostri autori e dei nostri interpreti perché tutti questi sogni si possano realizzare.

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A conclusione della nostra attività a Casa Serena, ecco quanto scrive Stefano Modena, coordinatore del progetto:

“Si è conclusa dopo sei mesi la fase operativa del progetto “La memoria che aiuta la memoria” di musico teatro terapia della malattia di Alzheimer, che si è svolto presso Casa Serena della Pia Opera Ciccarelli, con il patrocinio del Comune di Verona e la partecipazione della Banca Popolare.

Il progetto prevedeva una serie di intrattenimenti mirati su un gruppo omogeneo di venti persone, con raccolta dati sui risultati cognitivi e comportamentali. Il gruppo è stato messo a confronto con un altro gruppo omogeneo che non è stato sottoposto a questa terapia non farmacologica.

I risultati verranno elaborati nei prossimi mesi e comunicati al pubblico ed alla istituzioni competenti.

Gli spettacoli sono stati scritti e presentati dalla Compagnia Gino Franzi, che ha anche coordinato il progetto, da Artefatto Teatro e dalla Compagnia Renato Simoni e sono stati caratterizzati da vecchie testimonianze, canzoni, immagini, filmati, oggetti e costumi d’epoca.

Il progetto si è sviluppato con estrema soddisfazione degli operatori, degli ospiti e delle compagnie e dall’osservazione empirica delle reazioni dei pazienti è sembrata evidenziarsi una forma di risveglio cerebrale con canto, mimica, ballo e ricordi.

La prima sensazione è, dunque, quella di ottenere, attraverso la reminiscenza di eventi storici e autobiografici, una stimolazione cognitiva ed emozionale. Inoltre, poiché la memoria del singolo è anche memoria collettiva, il ricordo sembra divenire uno strumento di socializzazione e di instaurazione di legami.”